Il Dollar spot è una malattia fogliare dei tappeti erbosi causata dal fungo Sclerotinia homeocarpa. Le piante colpite presentano lesioni di colore da bianco a giallo paglierino che progrediscono verso il basso dalla punta della foglia o lateralmente attraverso le lamine. Un bordo marrone di solito circonda ciascuna lesione (figura 1).
Le lesioni più vecchie su erba tagliata più alta appaiono frequentemente a forma di clessidra, essendo più strette al centro che nella parte superiore o inferiore. Le singole foglie possono contenere molte piccole lesioni o un danno di grandi dimensioni o ancora l’intera lama fogliare può deteriorarsi (figura 2).
Le foglie infette si rovinano, diventando bianche e/o color paglierino, mentre le lesioni si espandono e si uniscono. Le foglie degradate si presentano in aggregati che appaiono come figure circolari, leggermente depresse, che misurano da meno di 1 a poco più di 10 cm di diametro (Figura 3).
Sui Greens dei Campi da Golf e su aree a taglio molto basso, le macchie appaiono come chiazze sempre bianche o giallo paglierino con un diametro simile a quello di un dollaro d’argento, da cui il nome Dollar spot (Figura 4).
Le singole macchie possono essere meno distinte ad alte altezze di taglio.
Le chiazze di Dollar spot possono fondersi in ampie aree color paglierino nei prati ammalati fino a misurare anche 15 cm – 3 metri di diametro (Figura 5). Le zone colpite si assottigliano e vengono invase dalle specie infestanti.
I sintomi del Dollar spot, del Pythium e della Rhizoctonia solani possono essere simili in alcune fasi dello sviluppo delle malattie. Di solito, il Dollar spot non è associato ad una rapida moria di piante come avviene per il Pythium o per la Rhizoctonia (Brown patch). I funghi che causano il Dollar spot e il Brown patch spesso producono lesioni distinte sulle foglie infette (Figura 6);
il Pythium no. Anche se i sintomi del Dollar spot sono limitati alle parti aeree delle piante, l’agente patogeno causale, Sclerotinia homoeocarpa, produce un metabolita che è tossico per le radici dell’Agrostis stolonifera in particolare. Questa tossina fa sì che le radici si ispessiscano, cessino di allungarsi e diventino nude nella zona pilifera di assorbimento dei nutrienti.
Il micelio biancastro, cotonoso, si forma spesso sulle lame infette nelle prime ore del mattino quando è presente la rugiada (figura 7).
Il micelio aereo prodotto da Sclerotinia homoeocarpa è simile all’aspetto al micelio prodotto dal Pythium aphanidermatum e da quello generato da Rhizoctonia solani.
Attualmente, l’agente patogeno del Dollar spot è classificato come Sclerotinia homoeocarpa. Tuttavia, questa classificazione è in fase di revisione e una volta completato, il fungo potrà essere riclassificato come Lanzia, Moellerodiscus o Rutstroemia.
Il micelio di Sclerotinia homoeocarpa può penetrare direttamente nelle foglie, entrare attraverso le punte delle foglie tagliate o immettersi negli stomi e causare infezioni. Le sue ife colonizzano in breve tempo le cellule epidermiche e del mesofillo. Il fungo secerne enzimi e tossine che provocano necrosi tissutale. La Sclerotinia homoeocarpa sopravvive come micelio o sclerozi nelle piante infette ed è più probabile che si trovi nel feltro piuttosto che nel suolo. Quando l’ambiente è favorevole alla malattia, il micelio cresce dal tessuto infetto e contagia le piante vicine. Il fungo non produce spore, quindi la propagazione del micelio è dovuta a residui di foglie infetti da parte di attrezzature, persone, animali, acqua o vento.
I sintomi del Dollar spot si sviluppano rapidamente a temperature comprese tra 15 ° C e 32 ° C. Queste temperature, combinate con lunghi periodi di umidità delle foglie da rugiada, pioggia o irrigazione, favoriscono la crescita del fungo e l’infezione delle lamine e delle guaine fogliari. La malattia è più diffusa durante la primavera e l’autunno. Un’eventuale bassa umidità del terreno accentua la gravità del Dollar spot. I tappeti erbosi coltivati a bassi livelli di Azoto presentano più Dollar spot rispetto alle erbe mantenute ad una fertilità ottimale. È stato dimostrato che il cotico “affamato” di Azoto è più suscettibile all’infezione da Sclerotinia homoeocarpa perché vi è una maggiore quantità di fogliame senescente rispetto al manto erboso mantenuto sotto una corretta fertilizzazione azotata. Infatti le foglie più vecchie forniscono una buona fonte di cibo per il fungo e possono agire come fonte di diffusione del patogeno in tessuti vegetali sani.
Le pratiche culturali dei tappeti erbosi possono essere utilizzate per promuovere un ambiente in cui l’infezione da Sclerotinia homoeocarpa sia limitata. Monitorare la fertilità è un primo passo importante per controllare la malattia. Come già descritto, i prati mantenuti a bassa fertilità azotata sono più suscettibili alle infezioni da Dollar spot e sono lenti a riprendersi dalle lesioni fogliari. Quindi applicazioni di Azoto corrette e frequenti sono raccomandate per la gestione della malattia e il mantenimento della crescita del tappeto erboso durante i periodi vegetativi.
Il mantenimento dell’umidità del terreno in prossimità della capacità del campo limiterà la gravità della malattia e quando è richiesta l’irrigazione, è necessario fornire acqua a sufficienza per ottenere una penetrazione profonda della medesima nel suolo. L’irrigazione nel tardo pomeriggio o la sera dovrebbe essere evitata in quanto prolunga i periodi di permanenza di umidità sulle foglie. Il feltro deve essere senz’altro rimosso se il suo spessore supera 1,25 cm.
Il feltro può essere rimosso con l’arieggiatura e il topdressing con sabbia o terreno sabbioso. Inoltre il controllo del feltro può migliorare il drenaggio, ridurre la siccità e lo stress da sbilanciamento degli elementi nutritivi e rimuovere le fonti di inoculo della Sclerotinia. Il terreno compattato affatica le piante e rallenta la crescita del tappeto erboso e il recupero dalla malattia; si raccomandano quindi chiodature e carotature.
Altezze di taglio eccessivamente basse disturbano il prato e favoriscono l’insediamento del Dollar spot. In caso di ombra eccessiva e di mancata circolazione d’aria, si raccomanda, se possibile, di potare alberi e arbusti adiacenti per favorire un buon movimento dell’aria stessa e accelerare l’asciugatura delle foglie. La rimozione della rugiada mattutina mediante irrigazione leggera (syringing) o passaggio di una scopa/canna per far cadere a terra le goccioline (poling) aiuterà a dissipare i fluidi di guttazione fogliare, che sono ricchi di sostanze nutritive e forniscono alla Sclerotinia homoeocarpa con un substrato ed alimento di crescita pressoché perfetto per il patogeno. È stata osservata anche una riduzione dell’incidenza del Dollar spot a seguito di leggere rullature.
Numerosi fungicidi sono etichettati per il controllo del Dollar spot. Il Piano d’Azione Nazionale ha ridotto di molto il numero di prodotti registrati per tappeti erbosi, che continuano ad essere rappresentati da fungicidi a base di Propiconazolo e Tebuconazolo. Per limitare la possibilità di resistenza al fitofarmaco, è buona norma alternare l’uso di fungicidi di diverse classi chimiche.
Ampia ricerca è stata condotta nel controllo biologico del fungo. Streptomyces lydicus, Bacillus subtilis, Pseudomonas aureofaciens, Bacillus amyloliquefaciens, Bacillus licheniformis, Clonostachys rosea e l’estratto vegetale di Reynoutria sachilanensis sono prodotti a controllo biologico attualmente già testati per il controllo del Dollar spot. La soppressione della malattia è stata raggiunta con questi prodotti su tappeti erbosi che mostravano infestazioni di Sclerotinia da leggera a moderata.
Ci sono specie da tappeto erboso più resistenti e cultivar selezionate per la tolleranza alla patologia. Tra le microterme, il Lolium perenne e la Festuca arundinacea sono meno suscettibili a Sclerotinia homoeocarpa di altre specie comunemente usate. Agrostis palustris, Agrostis tenuis, Poa annua (anche se è un’infestante) sono molto suscettibili agli attacchi del fungo. Tra le macroterme, il Dollar spot è particolarmente severo su Cynodon dactylon e su Paspalum vaginatum. La ricerca ha ampiamente selezionato varietà migliorate al fine di fornire una protezione endogena già da parte della pianta agli attacchi della Sclerotinia. La pratica dell’endofizzazione (simbiosi naturale con un fungo) aiuta le specie da tappeto erboso a difendersi dal Dollar spot.