Anno 2017: estate caldissima con pochissima disponibilità d’acqua.
Anno 2018: tarda primavera piovosissima con temperature sotto la media. Inizio estate con ancora scrosci d’acqua su tutto il territorio italiano.
I nostri anziani direbbero: “Eh, non ci sono più le stagioni di una volta!…”
Forse hanno davvero ragione loro, ma non è questa la sede per aprire questo tipo di discussione.
In questa piccola sezione dedicata a chiacchierare insieme su temi inerenti i tappeti erbosi, vogliamo condividere con voi alcuni pensieri.
Da una decina di giorni circa sembra (finalmente?) ritornata l’estate con le sue alte temperature e con la scarsa presenza d’acqua.
E noi siamo già qui a lamentarci del caldo e della siccità.
Probabilmente non abbiamo ragione a dolerci di questo, ma di sicuro abbiamo mille buoni motivi per utilizzare sempre (e permetteci) solo più materiali sementieri e fertilizzanti di qualità.
L’anno 2018 è stato ad oggi particolarmente complicato nella gestione dei tappeti erbosi. Certamente ci siamo trovati di fronte a prati con colorazione bella e intensa. Ma con tutta l’acqua che è caduta che sviluppo ha avuto l’apparato radicale?
Questa è una domanda fondamentale da porsi per cercare di evitare guai ben peggiori.
In alcuni contesti, tipo i Campi da Golf, il ritardo dell’estate ha causato serissimi problemi di manutenzione. La patologia Sclerotinia homeocarpa ha preso il sopravvento, con grandissima virulenza, ed ha procurato evidenti danni. L’impossibilità dell’impiego di prodotti di sintesi per la difesa non ha permesso una salvaguardia economicamente vantaggiosa per chi non aveva effettuato la corretta prevenzione con i bioattivati e con la nutrizione mirata.
Nei giardini classici la prima ondata di caldo ha già provocato numerose “vittime” tra i prati sensibili alla Rhizoctonia solani. La grande quantità d’acqua presente nei substrati di coltura sta evapotraspirando per risalita capillare del terreno, mantenendo sempre condizioni di umidità del suolo, che in taluni casi sono stati addirittura causa di lessatura dell’erba. Chi non ha scelto varietà resistenti alla patologia, endofizzate, con forte sviluppo dell’apparato radicale, ha visto acuire i suoi problemi con evidenti chiazze di secco sul prato senza una particolare motivazione. La medesima cosa è successa anche a chi non ha operato le corrette pratiche colturali primaverili (es: arieggiatura).
E, presi dall’agitazione, si sta correndo il rischio, di esagerare con l’utilizzo dell’impianto d’irrigazione, aumentando la portata dei problemi e delle difficoltà.
L’estate sembra davvero essere arrivata e, considerato che le condizioni climatiche ci hanno fin qui penalizzato, bisogna operare con perizia e passione per avere i prati belli per tutta l’estate.
Ci vengono in soccorso a questo proposito la tecnica e i materiali di consumo.
In riferimento alla tecnica prendiamo in considerazione l’impianto d’irrigazione ed il suo uso e le operazioni agronomiche.
Per quanto possibile, cerchiamo di far forza sul nostro carattere “benevolo” che vuole sempre dare acqua al prato, “altrimenti diventa brutto”. Teniamo chiuso il più possibile l’impianto d’irrigazione. Costringiamo le radici a scendere, a maggior ragione in questo periodo. Controlliamo con l’irrigazione semplicemente le temperature per evitare shock da caldo mediante il syringing. Di acqua, nelle parti profonde del terreno, ce n’è ancora tanta e facciamo in modo che risalga verso le radici, migliorando così anche i movimenti della soluzione circolante e rendendo disponibile le sostanze nutritive.
In riferimento alle operazioni agronomiche, raccogliamo i residui di taglio e manteniamo costantemente sotto controllo la presenza di feltro.
Con tutta l’acqua che è passata sotto i nostri ponti… molto probabilmente l’efficacia dei concimi granulari antistress e manutentivi si è ridotta, accorciandosi in termini di tempo.
Ma, eccetto situazioni di correzione dei microelementi e/o necessità di elemento colore (impiego del concime granulare Super Iron 9.9.9+Micro), una grossa mano ce la possono dare i fertilizzanti liquidi. Si può intervenire con la biostimolazione in sinergia all’aspetto nutrizionale vero e proprio (Always, Vigor Liquid e Pre-Stress), ma si può operare anche con apporti nutrizionali bilanciati e controllati con specifica azione radicante (New Radical), con azione di ripristino della biofertilità in associazione ad una leggera spinta vegetativa (Wake Up), per arrivare a situazioni più complete come Iron 65 o Always a dosi più “importanti”.
Bottos si sta adoperando, proprio in relazione a questi sbalzi sempre più repentini di temperature e di disponibilità idrica, a studiare e formulare tutta una nuova serie di prodotti radicanti, di controllo e gestione dell’acqua e di mantenimento delle condizioni di scambio gassoso nel terreno. In questo modo il sistema suolo/pianta risulta controllato e sempre equilibrato. Di conseguenza i prati saranno sempre performanti, sani e non sarà un problema la loro manutenzione.
Potremo così, a breve, aspettare l’estate, qualsiasi tipo di estate, in bermuda e occhiali da sole, senza paura di dover lasciare il nostro prato da solo con l’angoscia di ritrovarlo rovinato e con la necessità di spendere ulteriore denaro.
Lo studio di questi materiali è già in fase avanzata e saremo ben lieti di proporre questa nuova soluzione al mercato e soprattutto agli amanti del prato, nella prossima stagione commerciale.