Primo taglio del tappeto erboso appena dopo i freddi. Chi ben comincia …..meno rincorre!!!
Con il rialzo delle temperature negli ultimi giorni di febbraio, ci dobbiamo preparare a riprendere le attività di taglio e di conseguenza i rimettere in pista i vari macchinari .
Vediamo di dare qualche consiglio per la ripresa di questa importante operazione. ll primo taglio dopo i freddi invernali è consigliabile eseguirlo appena il tappeto erboso ha raggiunto gli 7 cm per i miscugli a base di Festuca arundinacea.
Questa altezza limite evita il conflitto tra lo sviluppo radicale con quello della parte aerea, infatti, in questa fase climatica le temperature del terreno permettono sia l’approfondimento radicale che la produzione di radici laterali che migliorano l’intreccio radicale e in definitiva la sua massa totale, aspetto di fondamentale importanza per tutto il proseguo della stagione vegetativa. Appena si inizia a tagliare, questo equilibrio si sposta a favore della parte aerea e lo sviluppo radicale inizia a ridurre la velocità di accrescimento nel terreno. In definitiva abbassare troppo il taglio per esempio da 5 cm a 2,5 cm (asporto del 50%) si perde il 35% della radice nei miscugli di microterme con Poa aumentando in modo importante fortemente la sensibilità agli stress estivi.
Per evitare di accentuare lo squilibrio tra germogli e radici si consiglia di rispettare la regola empirica di non asportare oltre il 30% della vegetazione presente. Facciamo un esempio:
Un tappeto di Festuca arundinacea e Poa che ha raggiunto i 7 cm va portato circa a 5 cm. In questo periodo dopo una settimana il tappeto sarà cresciuto di circa 1,5 cm e avrà raggiunto i 6,5 cm, rispettando o la regola del 30%, dovrò cambiare l’altezza di taglio del mio tosaerba con raccolta a circa 4,5 cm e la settimana dopo dovrò ancora scendere fino a lasciare i 4 cm, altezza di taglio ottimale per un mix di Festuca arundinacea e Poa per tutto il periodo stagionale.
Come passano le settimane e con l’aumentare le temperature la parte aerea cresce più velocemente e se dovessi tagliare una volta sola alla settimana non riuscirei a mantenere i 4 cm, ma anzi dovrei alzare l’altezza del tosaerba perché in una settimana l’erba è capace di crescere anche 4-5 cm e progressivamente sarei costretto, almeno fino tutto aprile, a modificare verso l’alto il taglio. Gestire un tappeto tra i 7 o 8 cm diventa impraticabile per la fruibilità, e soprattutto modifica in peggio la sua natura (aumento di feltro, maggiore suscettibilità alle malattie, ombreggiamento della Poa con sua graduale scomparsa ecc). Ecco perché si consiglia nei periodi primaverili e di fine estate cioè quando c’è il massimo accrescimento, di aumentare la frequenza di taglio , in definitiva tagliare due volte alla settimana per mantenere l’altezza di taglio di regime a 4 cm.
In sostanza conta la quantità di erba da asportare , che in linea teorica dovrebbe essere sempre la stessa ( senza mai cambiare la regolazione del tosaerba) e di conseguenza deve variare la frequenza di taglio. Più cresce l’erba taglio più spesso (2 volte alla settimana) e meno cresce, taglio ogni settimana. Sembra banale ma è essenziale.
Si ricorda che è importante avere le lame dei tosaerba affilate, soprattutto per tagliare i miscugli con Festuca arundinacea, che rimangono più duri al taglio.
Nel caso si avesse tosaerba non a raccolta ma con taglio “Mulch” o “Recycler” ed elicoidali la regola empirica di quanto tagliare si riduce al 20% dell’altezza dell’erba aumentando la frequenza di taglio ancora di più fino a tre volte alla settimana nei mesi di massimo accrescimento.
Dott. Fabrizio Ingegnoli
Responsabile Ufficio Tecnico